Il mio viaggio continua senza troppi imprevisti verso nord toccando quest'oggi S. Louis Potosi, ricca cittadina industriale ed ex capitale coloniale durante l'eta' dell'argento.
Ieri ho visitato Guanajuato, che mi era stata dipinta come una citta' inverosimile manco fosse una stampa partorita dalla mente malata di Escher.. niente di tutto cio'.. o almeno credo..
Come tutte le citta' che sto visitando in questi giorni, anche Guanajuato, e' stata fondata dopo la scoperta di giacimenti minerari e la sua peculiarita' e' proprio quella di essere percorsa in lungo e in largo da tunnel pedonali e stradali su piu' livelli (e' stata nominata monumento storico dell'umanita' dall'UNESCO).. Unico come il museo delle mummie!! (non so ancora perche' ci sono andato).. una mostra di 100 e passa corpi mummificati di persone (volontari.. ma si puo'?), attrattiva principale il feto di neonato piu' piccolo al mondo.. 'doh!! aiutoo!!! Ok che i messicani hanno un culto particolare per i morti.. ma il buon gusto??..
La sera ho conosciuto un giapponese di un paese vicino a Tokio.. un pazzo scatenato.. capivo 3 parole su 750.. e mi ha rassicurato del fatto che buona parte della popolazione giappu parla inglese bene come lui.. direi molto beeeenee!! prossimo anno giapponeeeeehhh?? arigatooooh!
Questa mattina presto ho preso un bus di seconda classe (mannaggia a sti messicani e ai loro tempiii!!) - 4h e mezza fermandosi in tutti i piu' piccoli villaggi della zona.. e sono giunto a S. Louis Potosi.. la citta' e' assai grande ma il centro storico comunque ristretto e, a suo modo affascinante.. purtroppo anche qui ho la sensazione di essere arrivato tardi.. l'atmosfera e' quella di un grosso supermarket del Texas piuttosto che quello di un ex centro minerario in mezzo al deserto.. sono due giorni che cerco qualche cosa di decente da comprare (di artigianato locale) e gli unici oggetti che si trovano sono tazze con il proprio nome inciso sopra... L'anno scorso in Chiapas (e in Guatemala) c'erano mercati di artigiani locali che vendevano i propri prodotti fatti a mano.. qui niente di tutto questo.. l'influenza degli Usa e' qui forse piu' marcata che da altre parti, purtroppo..
Resto quasi sempre il solo turista nei posti che sto visitando (o almeno questa e' la mia sensazione) ma la gente non ti guarda assolutamente con sospetto o tenta di venderti l'impossibile.. semplicemente ti ritengono uno dei tanti gringos di passaggio.. sono tutti assai cordiali e si fanno in quattro per darti una mano... la fierezza e l'orgoglio nazionale di queste persone non finisce mai di sorprendermi.. ovunque si vedono bandiere, coccarde (il 16 e' la festa dell'indipendenza) ma senza quel fanatismo made in Usa - forse si tratta di uno scatto di orgoglio dopo decenni di prevaricazioni e piedi in testa dai vicini che stanno poco piu' a nord.. chi lo sa..
domani parto per il vero deserto in direzione Real de Catorce dove dovrei arrivare nel primo pomeriggio.. non so ancora quanti giorni mi fermero' e cosa faro'.. so solo che deve esserci una nutrita schiera di nostri connazionali scappati dal mondo civile.. mi fermero' con loro.. .)
grazie per i commenti belli e brutti.. purtroppo non sono uno scrittore molto abile e mi spiace se non vado incontro ai vostri gusti.. pazienza.. internet e' cosi grande e varia che senz'altro non avrete difficolta' a trovare un altro posto di vostro gradimento.. saluti!