Jungla e che jungla..

La serata ieri e' trascorsa velocemente.. un'ultima cerveza in compagnia di Loraine (ci scappa mi sa un viaggetto in Bretagna appena posso) la cena in un localino carino (si mangia fino a scoppiare per poco piu' di 5 euro) e poi dritti a nanna.. la sveglia e' alle 5.30!!
Alle 6 puntuali mi vengono a prendere con un pulmini e inizia il viaggio verso Bonampak (verso il confine con il Guatemala). Dopo circa un'ora di strada ci fermiamo a fare colazione e poi riprendiamo il tragitto attraversando una campagna ancora mezza addormentata e immersa in una fittissima nebbia. Ogni tanto appare qualche piccolo villaggio con i bambini ai bordi della strada in attesa di poter andare a scuola. Una cosa mi ha colpito molto. Si tratta di paesini molto poveri ma c'e' sempre una scuola e manca la chiesa (questione di priorita'?). Siamo in pieno Chiapas e ogni tanto ci sono dei posti di blocchi di militari e alcuni "curiosi" cartelli (qui e' el pluebo a decidere, il govierno si adegua) il paesaggio mi lascia ovviamente senza fiato.
Prima di arrivare alle rovine ci fermiamo alle cascate di Neu Palestina (una cosa del genere.. sulla Lonely non esiste alcun riferimento) molto interessanti ma niente in confronto a Misol-ha che ho visitato ieri pomeriggio. Alle 11 ripartiamo alla volta di Bomampak che raggiungiamo dopo circa un'altra ora di viaggio. Siamo costretti ad abbandonare il nostro mezzo per salire su uno scassatissimo camion dato che le rovine distano circa 7km dalla strada.
Appena scesi l'atmosfera e' incredibile. SIAMO IN MEZZO ALLA GIUNGLA. Il sito in se' non e' interessantissimo (vedi foto - non mia) ma e' cio' che c'è' intorno a me a stuzzicarmi (e non poco). Il prato e' pieno di farfalle, alcune enormi altri molto simili a quelle europee. Mi arrampico in cima al tempio principale e domino dall'alto la foresta Lacandona (abitata ancora dagli indigeni - i piu' vicini discendenti dei maya) ed intorno a me ci sono solo le urla delle scimmie e il ronzio dei grilli (che fanno un suono molto acuto a differenza dei nostri).
Il clima e' asfissiante. Ogni 20-30 minuti piove e anche in maniera violenta, ma la cosa non mi disturba piu' di tanto oramai.. da bravo backpackers (Giulietta segnati questo termine) le magliette sudate o bagnate sono la normalita' :)
Ritornando al camion mi fermo ad ascoltare uno strano verso e trovo due pappagalli coloratissimi appollaiati su un ramo - ovviamente scatto 4 fotografie al volo.. speriamo si veda qualcosa. erano veramente lontani.
Ora penso di andare in ostello a farmi una mega doccia e poi di andare a dormire dato che domani la sveglia e' per le 4.50 (autobus in partenza alle 5.45) alla volta di S. Cristobal. Purtroppo il mio caricabatterie delle pile non funziona e qui sembrano non esistere.. spero di essere piu' fortunato domani e nei prossimi giorni.
saluti e baci sparsi un po' a tutti.. ciuuuuuuuuaz tom
2 Comments:
At 9/9/05 10:25,
Anonimo said…
Ma a che ora della notte mi chiami pitty?! Certo che non ti rispondo, sono una ragazza sera e vado a nanna presto, qui si lavora!
Fammi tante foto alle bestie che trovi e se riesci porta a casa una scimmietta infetta così minacciamo l'Europa di morte bHuUAuA : )
Un rimedio alla maglietta bagnata: quando inizia a piovere mettila nello zaino, potresti fare molto video backstreet boys oh yeah!
Ultima cosa...i puntini di sospensione sono sempre tre!
Buon tutto di tutto!
SmacKK*Giù
At 9/9/05 14:18,
giulia capotorto said…
ueilà tomi, scova il subcomandante nella selva lacandona e fammi fare un autografo. Cerco di collezionare autografi di tutti i rivoluzionari (per il momento ho solo il tuo tom e quello dell'amico erpetologo).
I backpakers sono il mito australiano, non credevo esistessero anche in Mexico (sono quelli che dicono meet people and have fun).
Bene per le scuole zapatiste, El pueblo unido!
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